Il 6 giugno 2025, Alessandria ha dato il via alla 33ª edizione del Grand Prix Bordino, trasformando il centro cittadino in un palcoscenico d’epoca per appassionati di motori e storia. Organizzata dal Veteran Car Club Bordino, la manifestazione ha visto la partecipazione di 67 auto storiche, tra cui cinque Bugatti, oltre a Maserati, Ferrari e Porsche, tutte risalenti al periodo tra il 1930 e il 1967
Fin dalla tarda mattinata, le vetture hanno occupato piazzetta della Lega e le vie adiacenti, attirando numerosi curiosi e appassionati. Gli equipaggi, molti dei quali provenienti dall’estero, hanno indossato abiti d’epoca in armonia con le loro auto, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente
La partenza ufficiale è avvenuta alle 16:30, con le auto che hanno lasciato piazzetta della Lega per dirigersi verso Vignale Monferrato, Terruggia e infine Casale Monferrato, dove la serata si è conclusa con una cena di gala nel trecentesco Castello dei Paleologi
Una partenza d’altri tempi in Piazzetta della Lega
Nel cuore di Alessandria, Piazzetta della Lega si è trasformata, la mattina del 6 giugno 2025, in un suggestivo salotto all’aperto, sospeso tra eleganza e rombo di motori storici. L’atmosfera era vibrante già dalle prime ore: i colori vivaci delle carrozzerie lucidate a specchio si mescolavano al profumo di benzina d’epoca e agli abiti vintage indossati dagli equipaggi, molti dei quali in stile anni ’30 e ’50.
Una folla numerosa si è radunata intorno alla piazza e lungo le vie adiacenti, attratta dallo spettacolo unico di 67 auto storiche pronte a prendere il via. Spiccavano le iconiche Bugatti blu e grigie, le sinuose curve delle Ferrari rosse e le linee eleganti delle Maserati. Ogni veicolo veniva accolto da applausi e flash, in un clima di festa condivisa tra appassionati, famiglie e curiosi.
Alle 16:30 in punto, dopo il saluto delle autorità e un breve annuncio dallo speaker ufficiale, il primo rombo ha spezzato il brusio. Le auto, una alla volta, hanno lasciato la piazza tra due ali di folla, sfilando lentamente lungo Corso Roma e poi imboccando il percorso che le avrebbe condotte attraverso il Monferrato. I piloti, con guanti di pelle e occhialoni, salutavano con la mano, raccogliendo sorrisi e incitamenti.
L’uscita dalla piazzetta non è stata solo una partenza, ma un vero e proprio tuffo nel passato, un tributo al motorismo classico che ancora oggi sa emozionare. Un’esperienza da vivere, ascoltare, respirare — dove il rombo del motore diventa melodia e ogni curva del cofano racconta una storia















