Talvolta capita di essere senza connessione o all’estero e necessitiamo di visializzare una mappa od un percorso per magari verificare a che distanza è sito il benzinaio, farmacia, o semplicemente verificare i tempi di percorrenza. Mi trovavo presso la Gardetta o nel pianoro del Parpaillon dove si è senza alcuna connettività di nessun tipo e necessitavo di accedere alle mappe: precedentemente per ovviare a questo problema le avevo scaricate nel Tablet/Cellulare in questo modo:
1 – Aprire Google Maps ed accedervi con l’account desiderato: (https://www.google.com/maps) 2 – Selezionare MAPPE OFFLINE
3 – Selezionare “SELEZIONA LA TUA MAPPA” di default Google Maps chiede e/o scarica, dipende se l’account è datato, la mappa con il luogo più visitato come ad esempio la posizione di casa o lavoro – con il tasto “…” si può sempre aggiornare la mappa, rinominarla ed aggiornarla
4 – si apre una pagina con la possibilità di scegliere la zona di cui desideriamo fare il download (controllare bene la dimensione in GB prima di confermare: si vede sotto la mappa) Con le dita o il mouse selezionare l’ampiezza della zona 5 – si effettua il download e terminato si può rinominare ed eliminare. Se non usate le mappe per molto tempo, prima di partire consiglio di AGGIORNARE il download come da passo 3
25 e 26 SETTEMBRE 2021 – Liguria, Italia Liguria Off Road
Fotografie Last Udated 30/09/2021
Esplorazione e attraversamento della terza zona denominata ‘sezione ZATTA’ dell’Alta via dei Monti Liguri con partenza da Casarza, Sestri Levante
A causa dell’allerta meteo arancione, il percorso è stato modificato ed accorciato e non tutti i luoghi sono stati visitati a dovere, ottima occasione per ritornare l’anno prossimo Il Tracciato completo è scaricabile qui: https://out.ac/ISBVLv e https://out.ac/ISBVLp
Dal Passo della Forcella, si entra nel cuore del Parco Naturale Regionale dell’Aveto, area di grande importanza in campo naturalistico e paesaggistico Testimonianze storiche sono rintracciabili un po’ ovunque: al Passo del Bozale transita la direttrice medioevale dalla Val Sturla alla Val d’Aveto, con lunghi tratti di pavimentazione ben conservati. Superata la Cappelletta delle Lame (dove abbiamo visitato anche il Lago delle Lame e pranzato presso il rifugio con annesso il Museo della Foresta) si può accedere ai laghetti di origine glaciale situati alle pendici occidentali del Monte Aiona. Dalla sua vetta, si può ammirare un circo glaciale di vaste dimensioni ubicato tra il Monte Penna e il Passo dell’Incisa. Oltrepassata la faggeta del Monte Zatta si giunge, per lungo e facile percorso, al Passo di Cento Croci, antico valico tra la Repubblica di Genova ed il Ducato di Parma Mozzafiato la vista dal Passo del Bocco di Bargone dove si può ammirare tutta la baia di Sestri Levante Da qui partono diversi percorsi che portano dalla visita dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Centro Metereologico alla strada per Pian del Lago / Rocca Grande con annesso rifugio
Passo del Bocco di Bargone 905m – Liguria, Italia
Si entra subito nel comune di Maissana, già provincia di La Spezia, zona di interesse archeologico e naturalistico, sull’Anello del Benessere (www.maissana.info) Il percorso in sterrato facile ha una meravigliosa vista nel paesino dove è possibile prendere un caffè al baretto in direzione Passo del Bocco (in località Disconesi c’è un’area camper attrezzata) e i Colli di Ossegna. Raggiunti i Colli di Valletti a quota 780m si prosegue per Scurtabò (Varese Ligure) percorrendo l’sp 49
Colli della MADDALENA e PARPAILLON – PERCORSI COMPLETI
La strada che conduce al colle è stata costruita dal genio militare tra il 1891 ed il 1911 ed era già strategico nel 1.700 dal punto di vista militare Per raggiungerlo si attraversa una strada sterrata molto ripida nel tratto finale (dal colle della Maddalena per intendersi) e alcune volte, specialmente dopo le piogge, dissestata E’ possibile percorcorrerla con un qualsiasi 4×4, moto, quad ricordandosi che si è sempre in alta montagna Dopo il ponticello, da aggirare da quest’anno perchè pericolante, ci troviamo in una vallata che precede la salita finale. Solitamente i viaggiatore qui sostano per la notte e per rifocillarsi
INFO: non prende il cellulare, arrivare forniti di carburante, non c’è legna da raccogliere per il fuoco, non ci sono ripari naturali
Appena sotto il colle, tra i 2.637 ed i 2.645 m, si trova il tunnel del Parpaillon costruito dall’esercito francese a partire dal 1891 ed è lungo 500 metri
Strade sterrate ed asfaltate che uniscono la valle Maira, Grana e Stura (Patrimonio Geologico Italiano)
VIDEO GARDETTA
Per tutte le informazioni sulla zona fate riferimento al sito ufficiale Le strade della Gardetta Tel. +390171917080 info@visitvallemaira.it ARTICOLO GENERICO DIVIETI Clicca QUI Il tour è stato fatto ad Agosto 2021 e abbiamo raccolto e documentato tutti i cartelli, avvisi, mappe, n° di telefono e tutto ciò che pensiamo possa tornare utile per poter visitare queste valli meravigliose che in vetta ricordano molto le nostre Dolomiti
Strade della Gardetta – COLLE ESISCHIE 2.370 m s.l.m.
Esiste una regolamentazione molto rigida per i veicoli a motore e non è consentito il transito a camper roulotte e rv ma ci sono apposite aree di parcheggio, camping e servizi navetta efficienti (personale disponibile e cordiale) In caso di controlli della forestale ed incaricati ufficiali non si può certo affermare di non sapere le regole dato che il percorso è lettralmente disseminato di cartelli, indicazioni ed avvisi!
Strade della Gardetta Valle Maira
Dettaglio INFO POINT
Arrivando da Cuneo, direzione Rifugio Gardetta, questa è la sequenza di cartelli ed avvisi fino alla barriera regolamentata da un semaforo per accedere al Rifugio Gardetta ed agli sterrati In ogni caso il DIVIETO di TRANSITO vige: dal 03/07/2021 al 15/09/2021 TUTTI i SABATI e FESTIVI dal 09/08/2021 al 20/08/2021 TUTTI i GIORNI CONTINUATIVAMENTE Principali divieti: Accesso NON CONSENTITO CAMPER, ROULOTTE, RV e mezzi superiori ai 6 metri di lunghezza DIVIETO di SOSTA fino a COLLE DEL PREIT DIVIETO di CAMPEGGIO in TUTTO il TERRITORIO
INFO Rifornimenti: specialmente nella settimana centrale di Agosto, molte pompe rifornimento sono chiuse per ferie e quindi è buona cosa fare rifornimento prima di intraprendere queste stradine. Per chi ha impianto GPL o ricarica elettrica, l’ultimo distribtore lo si trova a Borgo San Dalmazzo presso Borgo Mercato Centro Commerciale (precedentemente a Cuneo) GPS e mappa: https://goo.gl/maps/c9Go9k81B3xuTov99
Arrivando da PONTE MARMORA, direzione Demonte passando dal Rifugio Fauniera (Valle Grana e Valle Stura) questa è la sequenza di cartelli ed avvisi: Accesso NON CONSENTITO CAMPER, ROULOTTE, RV e mezzi superiori ai 6 metri di lunghezza Cani al guinzaglio DIVIETO di CAMPEGGIO in TUTTO il TERRITORIO
Crinale tra Valle di Susa e Val Chisone (Piemonte – Italia)
La Strada dell’Assietta
Questa strada l’ho fatta sia in moto che con il 4×4 ed è sempre molto bella ed affascinante; si scoprono sempre cose nuove data l’alta storicità del luogo Partendo dal Pian dell’Alpe si sale passando dalla Cima Ciantiplagna (2.849 m) della Punta Vallette (2.743 m) del Gran Pelà (2.692 m) e della Punta del Gran Serin (2.629 m) arrivando così al Colle dell’Assietta (2.472 m)
La Strada Provinciale dell’Assietta si dipana per 36 chilometri interamente sterrati ed è sita sul versante della Val Chisone e un po’ sul versante della Val di Susa e attraversa nell’ordine i colli:
Colle Lauson, Colle Blegier (2.381 m), Colle Costa Piana (2.313 m), Colle Bourget (2.299 m) ed il Colle Basset (2.424 m). Passa inoltre sotto i seguenti monti: Testa dell’Assietta (2.566 m), Testa di Mottas (2.547 m), Monte Gran Costa (2.615 m), Monte Blegier (2.585 m), Monte Genevris (2.533 m), Monte Triplex (2.507 m) ed il Monte Fraiteve (2.701 m)
Quella dell’Assietta è la più famosa strada militare delle Alpi Occidentali, ed è il percorso militare più alto d’Europa, toccando quota 2.550 alla Testa dell’Assietta. Lungo il tracciato sono presenti fortezze che risalgono a differenti epoche storiche e costituiscono di fatto un vero e proprio museo a cielo aperto della storia delle fortificazioni di montagna come il Forte di Fenestrelle e delle Finestre
Il fondo stradale sterrato è percorribile in moto, in auto, in mountain bike e a piedi. La strada è in gran parte inserita nel territorio del Parco delle Alpi Cozie
La storia: Presso la Testa dell’Assietta si trova il cippo eretto nel 1882 dal CAI a ricordo della tragica battaglia che vide vincitori i settemilacinquecento piemontesi del generale Cacherano di Bricherasio contro ventimila francesi La battaglia dell’Assietta, conosciuta anche come bataja dl’Assiëtta in piemontese e bataille du col de l’Assiette in francese. Fu combattuta il 19 luglio 1747 sulla cresta tra la Val Chisone e la Val di Susa, fu un significativo episodio della guerra di successione austriaca, conflitto che sconvolse l’Europa della metà del Settecento Sullo spartiacque sono presenti fortificazioni ottocentesche costruite ai tempi della triplice intesa (1884 ed il 1890) a scopo difensivo nei confronti della Francia: le batterie del Gran Seren, del Mottas, e del Gran Costa
Negli anni ’30 del XX secolo la rete stradale venne ristrutturata: i vecchi forti della Piazza Militare dell’Assietta erano ormai in disuso, ma la rete viaria fu reputata di vitale importanza, perché permetteva spostamenti di truppe fra le valli Chisone e di Susa, collegando le varie linee difensive del Vallo Alpino. A parte il tronco in quota dal Colle delle Finestre al Gran Serin, reputato inutile e di difficile manutenzione e pertanto completamente abbandonato, le altre rotabili rientrarono in un grande progetto di ristrutturazione, per trasformarle in carrellabili di tipo C a doppio transito
La comunicazione fra i forti di Fenestrelle e dell’Assietta venne garantita dalla nuova rotabile dal bivio Colle delle Finestre al Colle Assietta, costruita negli anni 1937-38. Nei medesimi anni fu realizzata la tratta Col Blegier-Sestriere, accorpando il primo tratto della strada militare dell’Assietta che collegava il Col Blegier al Genevris (fonte: Città Metropolitana di Torino)
Divieti e Raccomandazioni: La strada dell’Assietta NON è percorribile dalle ore 09:00 AM alle 17:00 il Sabato ed il Mercoledì nei mesi di Luglio ed Agosto
Parco naturale regionale Gran Bosco di Salbertrand: NON è percorrible con veicoli a motore
VISITA ALL’INTERNO DEL FORTE DELLE FINESTRE
Ente di gestione del Parco Naturale del Gran Bosco di Salbertrand SEDE: Via Fransu-Fontan, 1 – 10050 Salbertrand (TO) TEL.: 0122/854720 – FAX: 0122/854421 E MAIL: parco.salbertrand@ruparpiemonte.it
Come unire due o più tracce GPX create o scaricate tramite ViewRanger, BaseCamp di Garmin, Wikiloc …
Articolo numero 3 sulla serie GPX. Spesso capita di dover o voler unire più tracce ed il modo più efficace (anche per modifiche ed analisi del tracciato) è sempre l’utilizzo di Garmin BaseCamp.
Abbiamo le nostre 2 tracce GPX salvate nel nostro PC/Mac, apriamo BaseCamp ed andiamo ad importare le nostre tracce (che siano due o più non cambia molto se non la potenza di calcolo dell’elaboratore)
Prima di procedere andiamo a creare una Cartella dove andremo a mettere i nostri files, in questo caso l’ho chiamata Sassello
Dopo aver creato la cartella, dal menù File, seleziona IMPORTA e andare a selezionare i due files
Una voltatermita l’importazione BaseCamp aprirà una finestra chiedendoci (se non abbiamo creato la Cartella o ce ne sono più di una) di confermare o scegliere un elenco già esistente: noi confermiamo
Non rimane altro che unire le due tracce selezionate: Menù Modifica, seleziona Avanzate e poi Unisci te tracce selezionate.. :
Fatto! Diamo un nome alla nostra nuova traccia e proseguiamo. Nella mappa alla nostra destra ora vedremo le nostre due tracce unite. Ricordo che selezionando i punti sul percorso con il mouse, abbiamo la possibilità di vedere ed analizzare il punto specifico per poter poi anche far delle modifiche, aggiungere note ed altro.. Abbiamo quindi sia un grafico che un’analisi dei punti specifici:
Una volta terminata l’operazione di analisi e modifica (a piacimento), possiamo procedere a salvare il file con le due tracce unite per essere poi esportato su GoogleMaps, Garmin, WievRanger Wikiloc etc (vedi articolo:Importare ed esportare mappe e Gpx su Google Maps)
Esportiamo il file che abbiamo creato in formato GPX: Menù File, Esporta
Ora il nostro file GPX è pronto per essere manipolato con altri software di navigazione
Siamo sempre nella splendida Val Susa. Oggi si parte dal Forte Jafferau sito sul Monte Jafferau che è costituito da due cime, la Testa del Ban (2.652 metri s.l.m) e la cima Jafferau propriamente detta (2.805 metri s.l.m). Siamo nella Alpi Cozieal confine con la Francia. Il forte è sito al punto più alto della strada carrozzabile E’ la più alta batteria militare d’Italia, posta a 2775 m s.l.m., la seconda più alta delle Alpi dopo la Batteria dello Chaberton (3130 m s.l.m.), ora in territorio francese presso il Monginevro Per arrivarci, abbiamo percorso la Strada militare 79 Fenil – Pramand – Föens – Jafferau (presto recensione, mappe, video, punti GPS e numeri di telefoni). Da qui la vista è incredibile e mozzafiato a 360 gradi. Per gli amanti dei droni e fotografia è un vero paradiso! Sono ancora ben visibili le postazioni degli 8 cannoni posti sulla sommità del forte stesso ma il muro di cinta è pressoché sparito nella sua interezza eccezion fatta per il portale d’ingresso, parzialmente visibile (tranne il ponte levatoio, non più presente) mentre in discrete condizioni sono ancora la polveriera ed i locali spolettamento, posti al termine della strada militare.
Da qui scegliamo di scendere in valle sull’altro versante fino a Bardonecchia: la strada prosegue con una breve diramazione costruita nel secondo dopoguerra e va a congiungersi, nel retro del Forte, con la strada che sale dai “Bacini” di Fregiusia (Bardonecchia), strada che fino al 2013 era chiusa al traffico in quanto molto ripida e corre lungo gli impianti di risalita del Monte Jafferau. Ci siamo fermati fare uno spuntino alla Baita “La Capannina”per un vero tripudio di sapori locali preparati secondo tradizione (per prenotare: +39 335 6885767) Siamo ripartiti per Bardonecchia dove abbiamo fatto benzina ed acqua e ci siamo diretti a Pian del Colle alla ricerca di un camping segnalato ma che non abbiamo trovato. Siamo ripartiti in direzione del Rifugio Scarfiotti dove passeremo la notte in campeggio libero mentre ci attende il mitico Colle del Sommelier ( Vedi Articolo completo e corredato di video: http://bit.ly/3l7CL6h )
Da Bardonecchia si sale verso il paesino di Rochemolles da dove riparte lo sterrato fino ad arrivare alla diga di Rochemolles dove si può godere di un’ottima vista del lago artificiale e sederi in uno dei fari poit di sosta corredati da tavole e panche in legno. Dopo la diga troviamo un’area attrezzata dove poter fare sosta libera con tanti di acqua di fonte a disposizione. c’è veramente tanto spazio e tanto verde con contorno delle bellisssime montagne e vette imbiancate.
Continua la serie di video sulla val di Susa e le sue perle: questa volta andiamo dal Rifugio Scarfiotti fino al Col du Sommellieur a 3.009 metri a vedere quel che rimane del ghiacciaio
Il Ghiacciao del Sommeiller [2020]
Il percorso
E’ un tracciato a fondo sterrato, si parte dal rifugio Scarfiotti (45°08’04.1″N 6°48’30.5″E 2.165 m) dove si può sostare anche in libera con la tenda o prenotando, utilizzare il ristorante del rifugio T +39 0122 901892 Il transito costa € 5 ed è pagabile in loco. Per orari e divieti consulta l’articolo : http://bit.ly/2NlPWUl
E’ percorribile per intero solo tra maggio/giugno e novembre. Nel periodo 15 luglio-31 agosto, nei soli giovedì, la strada è chiusa a tutto il transito veicolare. Dal versante francese non esistono strade carrozzabili che raggiungano il colle.
Negli anni successivi all’apertura sono stati aperti degli impianti di risalita per lo sci estivo sul ghiacciaio del Sommeiller: tali impianti sono stati chiusi nel 1985 a causa dell’arretramento del ghiacciaio stesso e alla difficile percorribilità della strada. Sul colle era presente il Rifugio Ambin, demolito nel 2004.
Le pendenze sono attorno al 5/7 % con dei punti a circa 19%. La salita dura circa un’ora. E’ considerato il “Tetto d’Europa” ed è una delle strade percorribili più alte. E’ stata aperta nel 1962 a servizio dell’Albergo Rifugio e degli impianti di risalita per lo sci estivo sul ghiacciaio Sommeiller poi chiusi nel 1980 a causa del ritiro del ghiacciaio. I cellulari qui non prendono ma si può utlizzare la WI-FI del rifugio (a pgamento) ma è decisamente poco potente.
Video corredato di punti GPS e GPX da scaricare
Articolo contenente TUTTA la Val di Susa con il percorso completo: — >>> https://bit.ly/2FjT0wl <<< —